FORMOLO nuovo CAMPIONE ITALIANO su STRADA PROFESSIONISTI pubblicato il 29/06/2019

© Photo BETTINI




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 DAVIDE FORMOLO si è AGGIUDICATO per distacco il CAMPIONATO ITALIANO in ALTA VALTARO 

Compiano (PR), 30 giugno 2019 Davide Formolo della Bora–Hansgrohe è il nuovo campione italiano su strada dei professionisti,
Il veronese 
classe ’92 in Alta Valtaro, nel Parmense, si è aggiudicato la massima prova nazionale con con in palio la maglia tricolore da indossare per dodici mesi nelle corse italiane ed internazionali, al termine di una strepitosa impresa solitaria condotta all'arembaggio per oltre trenta chilometri.  
Sul traguardo di Compiano (posto in località Sugremaro), Formolo ha preceduto di una manciata di secondi un gruppetto regolato dal bresciano Sonny Colbrelli (Bahrain – Merida ed il Re delle Fiandre Alberto Bettiol (EF Education First).
Formolo, Colbrelli e Bettiol hanno così completato così un grande podio per la rassegna tricolore curata sotto l’aspetto organizzativo dal Gruppo Sportivo Emilia con “Comitato Promotore Alta Valtaro”. 

Una giornata iniziata in quel di Borgo Val di Taro, con la partenza avvenuta dal centro del paese alle 10.30 in un clima di grande festa.
 


La CRONACA
Dopo 20 chilometri nasce la prima fuga di giornata, con protagonisti cinque uomini: Matteo Busato (Androni Giocattoli – Sidermec), Giacomo Garavaglia (Team Colpack), Mattia Bais (Cycling Team Friui), Enrico Battaglin (Katusha – Alpecin) e Francesco Baldi (Overall Tre Colli Cycling Team).
Toccano un vantaggio massimo di cinque minuti al chilometro 70, dopodiché il margine inizia a calare. A novanta chilometri dal traguardo escono dal gruppo in sei: Giulio Ciccone (Trek Segafredo), Mattia Cattaneo (Androni-Sidermec), Pierpaolo Ficara (Amore & Vita), Simone Ravanelli (Biesse Carrera), Andrea Pasqualon (Wanty-Gobert) e Filippo Fiorelli (Gragnano Sporting Club), che raggiungono i battistrada (dai quali nel frattempo aveva perso contatto Garavaglia).
A 70 chilometri dal traguardo le carte si rimescolano e restano davanti in sei: Ciccone, Cattaneo, Ficara, Pasqualon, Ravanelli e Fiorelli. Questi ultimi due si staccano poco dopo, mentre si porta sulla testa Davide Gabburo (Neri Selle Italia Ktm), così davanti sono in cinque a 55 km dalla conclusione, con il gruppo a un minuto, ma al chilometro 182 il plotone torna compatto. 

A 37 km dal traguardo, poco più di 3 giri al termine, si avvantaggiano in sei: Ballerini, Felline, Formolo, Mori, Masnada e Tizza. Poco dopo, quando Formolo allunga durante la terzultima ascesa verso Strela, resta con lui il solo Tizza, che poi però cede.
Al penultimo giro (25 dal traguardo), il veronese attacca per la penultima volta la salita e, nella prima parte, il gruppetto inseguitore, con tutti i più attesi (ad eccezione di Vincenzo Nibali, il sicicliano che pensa già alla partenza del il Tour de France, sabato prossimo da Bruxelles), si porta a soli sei secondi dal fuggitivo.
Che poi però torna a guadagnare, inizia l’ultima tornata con una trentina di secondi e praticamente li mantiene fino al traguardo.
Colbrelli precede poi Bettiol, Ulissi e tutti gli altri nello sprint per la piazza d’onore. 

Sul podio, a consegnare la maglia tricolore e a premiare i primi tre classificati, sono stati Daniela Isetti, Vice Presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Enzo Ghigo, Presidente della Lega Ciclismo Professionistico della FCI con il Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e gli amministratori delle località del “Comitato Promotore Alta Valtaro”.

 

In allegato: ordine d’arrivo

 

Foto (credit: Foto Bettini)

 

www.gsemilia.it

 

 





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DOMANI IN ALTA VALTARO SI ASSEGNA IL TITOLO ITALIANO DEI PROFESSIONISTI 

 

Casalecchio di Reno (Bologna), 29 giugno 2019 - Dopo la grande giornata di ieri che a Bedonia (Parma) ha incoronato il piemontese Filippo Ganna (Team Ineos) campione italiano della prova a cronometro, l’Alta Valtaro sarà protagonista domani (domenica 30 giugno) della gara su strada che assegnerà il titolo italiano. 

Quella curata sotto l’aspetto organizzativo dal Gruppo Sportivo Emilia con “Comitato Promotore Alta Valtaro”, sarà una giornata ricca di significati storici e ciclistici, anche perché l’arrivo sarà collocato nel medesimo posto del Campionato Italiano del 1981, quello dell’indimenticabile sfida tra Giuseppe Saronni e Francesco Moser, vinta da quest’ultimo.

 

IL PRERCORSO

A differenza di quanto accadde nel 1981, in cui il percorso si sviluppava interamente sul circuito di Compiano, l’attuale edizione prevede un tracciato più articolato, volto a interessare il territorio di tutti i 5 comuni dell’Alta val di Taro, così composto: un primo tratto di raccordo da Borgo Val di Taro a Compiano di 8,3 chilometri; un circuito di 47,3 chilometri da percorrere 2 volte; il circuito finale di Compiano, di 12,4 chilometri, da percorrere 10 volte; il tutto per complessivi 226,9 chilometri.

La partenza verrà data da Borgo Val di Taro (foglio firma ai Giardini IV Novembre) alle ore 10,30.

Il primo segmento di corsa, che porterà dopo 8,3 km, ad un primo passaggio sotto la linea del traguardo, presenta già alcune ondulazioni verso Bertorella, anticipando quelle che saranno le caratteristiche di tutta la gara, ovvero frequenti e continue variazioni di pendenza che renderanno certamente selettiva questa prova. Una volta transitati sotto il traguardo, inizierà il primo di due giri di 47,3 km, caratterizzati da 2 salite principali e da altri tratti di salita meno impegnativi, ma non per questo da sottovalutare.

La prima salita ha inizio poco dopo essere usciti da Bedonia (km 18,1 e 65,4 di corsa) e misura 1,8 km, superando un dislivello di 131 m, per una pendenza media del 7,3%, ma con alcuni tratti di pendenza in doppia cifra. A fine discesa, una svolta a destra condurrà verso le località di Isola e Premassato; la strada, che corre a fianco del fiume Taro, è sostanzialmente pianeggiante.

Superati questi circa 8 chilometri pianeggianti, una svolta a destra introduce alla seconda salita, al km 30,4 e al km 77,7; è la strada regionale che porta al Passo Cento Croci, pertanto presenta una sede stradale molto ampia e una pendenza costante attorno al 5-6% per 3,9 km.

Appena superata la località Spallavera (comune di Albareto), una svolta a sinistra immette sulla discesa più impegnativa di tutto il percorso: sono circa 2,5 chilometri in cui la strada presenta una pendenza a tratti accentuata.

Il tratto impegnativo termina prima di entrare in Albareto e, ritornati in fondovalle, la corsa si dirige nuovamente verso Borgo Val di Taro, per ripassare nuovamente nel punto in cui era posto il chilometro zero e successivamente sotto lo striscione d’arrivo di Compiano (km 55,6 e 102,9).

A questo punto si entra nel vivo della corsa, iniziando il primo dei 10 giri previsti sul circuito di Compiano, il medesimo che caratterizzò il Campionato Italiano vinto da Moser. Il circuito finale misura 12,4 chilometri, dei quali appena 3,5 sono di pianura. Una volta transitati sotto lo striscione d’arrivo, il tracciato prevede infatti 1,5 chilometri sostanzialmente pianeggianti e su una strada molto ampia, quindi una svolta a destra che immette sulla salita che conduce la corsa a lambire il suggestivo centro storico di Compiano e l’omonimo Castello. L’ascesa misura complessivamente 5,1 chilometri; non deve trarre in inganno il dato della pendenza media, pari al 3,1%. Infatti possiamo considerare 3 diversi settori: un primo tratto di circa 1,5 km con pendenza media del 5,5%, seguito da una breve contropendenza; un secondo tratto, il più impegnativo, che misura circa 1 chilometro all’8% di pendenza media, ma con alcuni tratti attorno al 10%, seguito da circa 600 metri sostanzialmente pianeggianti; un ultimo tratto, di circa 600 metri, al 5% di pendenza media, che porta allo scollinamento posto in località Strela.

La discesa è invece più continua ed omogenea, piuttosto veloce, non presenta particolari difficoltà o curve pericolose, e termina a 2,0 km dall’arrivo, quando ci si innesta nuovamente sull’ampia strada provinciale.

L’ultimo chilometro è sostanzialmente pianeggiante; la sede stradale ha una larghezza di circa 7 metri ed il fondo stradale è in ottime condizioni.

Nonostante l’assenza di salite lunghe, il percorso si presenta certamente esigente e selettivo; il dislivello complessivo della prova si può infatti stimare attorno ai 4.100 metri.

 

I PROTAGONISTI

Tra i 128 partecipanti, per quanto riguarda il successore di Elia Viviani nell’albo d’oro del tricolore, l’uomo di riferimento sarà Vincenzo Nibali (Bahrain Merida), già vincitore del titolo italiano nel 2014 e nel 2015.

Oltre a Nibali, di particolare interesse sarà la presenza di alcuni atleti ai quali si addicono e caratteristiche tecniche del tracciato; tra questi Davide Formolo (Bora Hansgroe), Alessandro De Marchi (CCC Team), Giovanni Visconti (Neri – Selle Italia KTM), Fausto Masnada (Androni Giocattoli Sidermec), Giulio Ciccone (Trek Segafredo), Fabio Aru e Diego Ulissi (UAE Team Emirates), senza sottovalutare il campione d’Europa in carica Matteo Trentin (Mitchelton Scott), Davide Ballerini (Astana), reduce dal successo nella gara in linea ai Giochi Europei di Minsk e il toscano vincitore dell’ultima edizione del Giro delle Fiandre, Alberto Bettiol (EF Education First), secondo ieri nella prova a cronometro a soli 58 centesimi di secondo dal vincitore Filippo Ganna.

 

In allegato elenco partenti.

 

La guida dei campionati italiani: clicca qui

 In basso nel riquadro dei video, trovate il link della diretta video della prova tricolore che verrà trasmessa domani dal canale youtube di PMG SPORT

www.gsemilia.it




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Video

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Foto
DAVIDE FORMOLO nuovo CAMPIONE ITALIANO su STRADA PROFESSIONISTI © Photo BETTINI
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