SOUDAL-LEE COUGAN Racing Team: Una reazione d'orgoglio dopo un mondiale complicato pubblicato il 04/10/2021
Una reazione d'orgoglio dopo un mondiale complicato

 Il giorno dopo una giornata complicata, Soudal-Lee Cougan ha invertito la tendenza con una bellissima doppietta firmata da Daniele Mensi e Aleksei Medvedev nella prestigiosa Capoliveri Legend Cup. 

 

 

4 ottobre 2021, Capoliveri  (LI) - Il Campionato Mondiale Marathon all'Isola d'Elba passerà sicuramente alla storia come uno dei più duri di sempre, un percorso durissimo di 115 Km e 4.500 metri di dislivello che il vincitore, il tedesco Andreas Seewald ha completato in più di sei ore.  Una giornata magica per il 31enne bavarese ma anche complicata per tanti atleti per l'asprezza del percorso aggravata da un ritmo molto elevato e da accelerazioni costanti sin dall'inizio.

Tra i 12 italiani al via, Jacopo Billi ha concluso in 30ª posizione e Stefano Valdrighi 45°, entrambi felici per aver onorato la maglia azzurra.  Nonostante una giornata non super i due hanno superato bene i momenti di difficoltà e hanno raggiunto il traguardo che ha visto su 114 partenti solo 73 classificati.   Tra chi è stato costretto ad abbandonare la corsa ci sono Daniele Mensi che dopo 25 Km ha perso un pedale, Tony Longo che ha rinunciato al suo nono Campionato Mondiale Marathon per la rottura del reggisella telescopico e Aleksei Medvedev che subito dopo l'inizio, ha scoperto di avere un corpo completamente vuoto, senza energia e senza volontà.

Il giorno dopo una giornata complicata, il gruppo di SOUDAL-LEE COUGAN Racing Team ha perfettamente invertito la tendenza del sabato durante la Capoliveri Legend World Cup, marathon UCI di 80 Km in cui Daniele Mensi e Aleksei Medvedev hanno avuto una grande influenza sullo scenario della giornata.   I due portacolori di Soudal-Lee Cougan dovevano riscattare la sfortunata prova del sabato e sono andati in fuga dopo 10 Km, poi nel finale Daniele Mensi è riuscito ad allungare su Medvedev, ottimo secondo ad una manciata di secondi dal vincitore che ha messo nel suo palmares la prima vittoria alla marathon di Capoliveri dopo aver vinto sempre all'Isola d'Elba nel 2018 e nel 2020 la Conquistadores Cup.

 

"Riguardo il mondiale ho tanto rammarico, un problema meccanico mi ha precluso le possibilità di risultato.  Quando sei sfortunato, sei sfortunato, è sempre un peccato non riuscire a giocarti le tue possibilità fino alla fine, ma la cosa buona è che le gambe sembravano girare bene.  Ho preso il via il giorno dopo alla Capoliveri Legend e ho avuto il mio premio di consolazione in una gara di prestigio, anche se il mio obiettivo era ben figurare in maglia azzurra, quindi devo guardare il bicchiere mezzo pieno.  Dentro di me so di aver preparato bene questo mondiale, potevo dire la mia o comunque pensare di fare un buon piazzamento, ma purtroppo non c'è molto altro da dire", ha dichiarato Mensi.

Gli fa eco Aleksei Medvedev: "Ho immaginato il mio mondiale in modo diverso, anche se ero consapevole prima della gara che non era così, speravo di poter combattere di più.  Per tutta la settimana mi sono sentito bene, ma subito dopo la partenza ho scoperto di non essere nelle migliori condizioni.  Non è stata per niente una buona giornata, ovviamente non siamo venuti per quello, così ho voluto fare la gara di domenica per capire cosa fosse successo e ho corso ai miei livelli per tutto il tempo.  Mensi aveva più freschezza e ha vinto, abbiamo fatto primo e secondo e non posso che essere contento per la squadra.  Ora voltiamo pagina, ci sono ancora alcune gare prima del termine della stagione e ho ancora abbastanza riserve per concluderla bene"   

Buon 33° posto per Pietro Patuelli alla prima esperienza sul percorso marathon di Capoliveri: "Il percorso è stato davvero bello, mi avevano detto che era durissimo, ed era vero!  Ho faticato in partenza poi mi sono ripreso e ho recuperato diverse posizioni, sono soddisfatto della prestazione"

Va nella cartella cose da dimenticare il week end di Tony Tongo, costretto ad un doppio ritiro.  Ad eliminare sabato il campione trentino la rottura del reggisella telescopico e domenica fermato da una foratura dopo soli 40 minuti di gara.  Complicazioni anche per Stefano Valdrighi e Jacopo Billi, partiti nella Capoliveri Legend World Cup senza ambizioni, avendo corso tutto il mondiale il sabato hanno rinunciato accusando la fatica.


Fotografia © Alessandro Billiani - Treviso MTB




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