BERGAMELLI E ZINI COMPLETANO LA RACE ACROSS AMERICA E VINCONO NELLA CATEGORIA DEI TEAM MASCHILI DA DUE pubblicato il 27/06/2016

BERGAMELLI E ZINI COMPLETANO
LA RACE ACROSS AMERICA
E VINCONO NELLA CATEGORIA DEI
TEAM MASCHILI DA DUE

 

Annapolis (Maryland, USA), 27 Giugno 2016

L’IMPRENDITORE ENRICO BERGAMELLI E IL SUO COACH ALDO ZINI HANNO ATTRAVERSATO CON SUCCESSO GLI STATI UNITI, PARTENDO LO SCORSO 18 GIUGNO E ARRIVANDO OGGI AD ANNAPOLIS DOPO 8 GIORNI, 10 ORE E 59 MINUTI ALL’AMBITO TRAGUARDO NELLA GARA DI ULTRACICLISMO PIÙ DURA DEL MONDO. SECONDI SU CINQUE OVERALL NEI TEAM A DUE PARTECIPANTI.


Esattamente 8 giorni, 10 ore e 59 minuti per un totale di 3069,25 miglia percorse alla media di 15,2 mil/h (24,5 km/h) sono i numeri del successo di Enrico Bergamelli e del suo coach Aldo Zini alla 35ma edizione della Race Across America che, stamattina intorno alle 8 ora italiana, hanno tagliato insieme il traguardo di Annapolis nella parata finale.
 
Dopo più di 5.000 km tutti di un fiato a staffetta e la consapevolezza di aver anche quasi raggiunto l’obiettivo dei 5.000 Euro da destinare in beneficienza all’associazione ConGiulia Onlus, che supporta il reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo (la campagna online è ancora disponibile su www.kendoo.it/5000km), i due atleti della bergamasca torneranno a casa con la certezza di aver compiuto un’impresa memorabile.
 
Una vittoria di misura sui secondi arrivati del raggruppamento maschile Under 50, The Princess Foundation, che hanno raggiunto l’Oceano Atlantico quasi quattro ore dopo. Negli altri team 2-Person sono arrivati prima del team Gruberg – Ultracycling Dreams – Zini Cycling, con otto ore di vantaggio, solo i “mixed” Coast to Coast (vincitori assoluti in “doppio”), mentre altri due si sono ritirati.
 
In quest’impresa Bergamelli e Zini hanno attraversato nell’ordine: California, Arizona, Utah, Colorado, Kansas, Missouri, Illinois, Indiana, Ohio, West Virginia, Pennsylvania e Maryland. A supporto della coppia bergamasco-milanese, l’equipaggio di professionisti e appassionati capitanato da Mauro Farabegoli comprendeva inoltre Massimiliano Dall’AraAndrea LombardiPaolo BronzettiWalter CasadeiCorrado StucchiGianni CarraraLuca MasiniRonald Paul Reber e Jonathan Swanson.
 
Le aziende che hanno concretizzato il sogno di questa indimenticabile esperienza sportiva sono: Gruberg (www.gruberg.it), M.I.T.I. Spa (www.mitispa.it), Zini Cycling (www.zinicycling.com), OXYBURN (www.oxyburn.it), Knauf Italia (www.knauf.it), SEA TECHNOLOGY (www.seatechnology.eu), Leica Microsystems (www.leica-mycrosystems.com), Banca Mediolanum (www.bancamediolanum.it), Elastic Interface (www.elasticinterface.com), Limar (www.limar.com), Foto Cesni (www.fotoattualitacesni.com), Ottica Gazzera, 2R Bike (www.2rbike.it), Gan Nembro (www.gannembro.it), Techniche Italia (www.techniche.it), Uniwave (www.uniwavesrl.it) , Swiss Sport Marketing, Cycle Haus (www.cyclehauslg.com).
 
Per seguire le prossime attività sportive, di coaching e organizzazione camp di Aldo Zini è sufficiente rimanere in contatto tramite i siti www.ultracyclingdreams.com e www.zinicycling.com
 
 
Dichiarazioni a fine gara di Aldo Zini:
 
«È stata davvero una grande emozione poter attraversare gli Stati Uniti in bici. Avercela fatta è la soddisfazione più grande: ogni ripartenza era molto difficile; poi in sella si pedalava e si pensava alla vittoria. L’attraversamento dell’Arizona è stato il momento più arduo: il proverbiale caldo infernale non si è fatto attendere e non sono mancati tutti i dubbi della fase iniziale».     
 
Dichiarazioni a fine gara di Enrico Bergamelli:
 
«Sapevo che c’erano incognite importanti: la notte andavo bene ma ho patito le temperature. Pensavo di trovare un po’ più di fresco invece tutta la gara è stata molto calda. Ho preferito i turni notturni dove stavo meglio, perché nelle ore diurne abbiamo vissuto molti giorni fra i 34 e i 40 gradi. Aldo ha incontrato una volta la pioggia, ma ha corso spesso nelle ore più calde, toccando perfino i 50 gradi. Mi sono abituato per la prima volta ai microsonni e mi hanno aiutato molto. Com’era prevedibile ci sono stati anche un po’ di problemi di sottosella, ma niente di imprevisto. Quello che conta è l’emozione di essere riuscito a compiere l’impresa senza però crisi importanti: aver finito ogni turno con un buon massaggio e aver avuto un team capace di alimentarci bene e gestire ogni situazione in modo compatto e adeguato è stato importante. Ancora più fondamentale la preparazione atletica che ho ricevuto da Aldo nell’ultimo anno e mezzo. Il risultato è arrivato proprio grazie all’efficienza di questo gruppo: diversamente sarebbe stato impossibile».   




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Foto
BERGAMELLI E ZINI COMPLETANO LA RACE ACROSS AMERICA E VINCONO NELLA CATEGORIA DEI TEAM MASCHILI DA DUE
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